REGIONE VENETO PROVINCIA DI VICENZA

COMUNITA' MONTANA ALTO ASTICO E POSINA

PROGETTO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL FABBRICATO VIAGGIATORI DELL'EX STAZIONE FERROVIARIA CON RICAVO NUOVA SEDE DELLA COMUNITA' MONTANA.


RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA


La Comunità Montana Alto Astico e Posina ritenendo oramai insufficiente lo spazio a disposizione presso i locali siti in via I. Stella di Arsiero a causa dei sempre maggiori compiti rivestiti in ambito territoriale, ha ritenuto opportuno dotarsi di una nuova sede adeguata alle esigenze attuali e future. E' stato indìviduato e ritenuto idoneo a tale scopo il vecchio edificio viaggiatori dell'ex stazione ferroviaria di Arsiero. Questo edificio, completato nel 1933, fu realizzato in occasione della ricostruzione della linea ferroviaria Rocchette-Arsiero. In precedenza questa linea, a scartamento ridotto, si snodava nella piana di Seghe di Velo per raggiungere la Cartiera Rossi. E la prima stazione ferroviaria si trovava appunto nella parte bassa di Arsiero, in zona Campigoli, limitrofa alla cartiera.

La "Società Veneta Ferrovie" subentrò nel 1926 alla "Ferrovie Nord Vicenza" che aveva in gestione il tracciato Thiene -Rocchette - Arsiero. Nel 1929 la S.V.F. decise la ricostruzione a scartamento ordinario della linea Rocchette-Arsiero per mezzo di una convenzione e sussidio governativo di £. 36000 a km/anno per 50 anni (R.D. n. 2518 del 14.11.29).
La linea si discosta notevolmente dalla precedente tramviaria.

I lavori di costruzione dell'edificio vennero iniziati nel 1932 e condotti a termine nel 1933. L'inaugurazione porta la data del 29/10/33. La linea è stata abbandonata negli anni '60.

 

Il fabbricato oggetto dell'intervento copre una superficie mq 205 ed ha un volume complessivo di mc 2150. Mantenendo inalterate le caratteristiche esterne e l'impianto interno, il progetto ha previsto la demolizione e ricostruzione dei solai e delle scale (inadeguate ad un uso pubblico), la demolizione e sopraelevazione del tetto per 50 cm lungo tutto il perimetro, con un aumento di volume di 100 metri cubi, rispettando le pendenze esistenti, la stessa tipologia e manto di copertura in lastre di ardesia alla francese. Questa sopraelevazione si è resa necessaria per utilizzare in modo funzionale l'esistente sottotetto già ampio ma insufficiente per realizzare una adeguata sala per congressi e riunioni.
Il piano terra, di facile accessibilità, è stato adibito ad uffici.
Il primo piano ad uffici e sale per gli Amministratori.
Al secondo piano (sottotetto) ha trovato posto una sala polifunzionale per congressi, riunioni del Consiglio della Comunità Montana, assemblee, convegni, ecc.. e una stanza per archivio.

La progettazione è stata attenta ad adeguare l'edificio alle esigenze delle persone a ridotta mobilità cosi come disposto per legge. In particolare sono stati realizzati:
- un impianto di ascensore con la possibilità di trasporto carrozzelle;
- un servizio igienico utilizzabile da persone a ridotta mobilità;
- corridoi e porte di larghezza adeguata al passaggio di carrozzelle;
- per le persone ipovedenti nei pavimenti e nelle scale sono indicate le variazioni di livello utilizzando fasce di materiali simili ma di diverso colore.


La progettazione così come i lavori eseguiti hanno seguito un iter mirato al restauro filologico dell'esterno, ripristinando ove necessario le modanature esistenti. Le cornici di gronda e i frontalini in legno sono stati rifatti uguali agli originali; in particolare per i frontalini merlati è stata utilizzata come sagoma una tavoletta esistente in buono stato recuperata prima della demolizione del tetto.

Gli ambienti interni sono stati progettati in modo da rendere funzionali gli spazi, mantenendo i muri portanti e l'impostazione distributiva originaria.


La nuova centrale termica risulta interrata in adiacenza al fabbricato, evitando così di disturbare visivamente l'edificio; per l'accesso ad essa si è creato un foro a livello della pavimentazione esterna, protetto da griglie scorrevoli in acciaio.


Il manufatto adibito un tempo a servizi igienici posto all'interno del giardino è diventato un elegante "gazebo", mantenendo inalterato l'aspetto esterno, con recupero della struttura del tetto e di tutte le modanature esistenti.
All'esterno sono state ripristinate le pavimentazioni ad uso dell'ex stazione ferroviaria, conservando i robusti profili in pietra di Asiago dei marciapiedi e utilizzando formelle in calcestruzzo simili per forma e dimensione alle originali purtroppo irreparabilmente rovinate. Anche la recinzione è stata ripristinata utilizzando identici tipici pannelli modulari in calcestruzzo recuperati da un vecchio deposito di materiali edili delle FF.SS. .

arch. Nicola Busin



Lavori di ristrutturazione del fabbricato viaggiatori dell'ex stazione
ferroviaria di Arsiero con ricavo nuova sede Comunità Montana


RELAZIONE DI LIQUIDAZIONE GENERALE

I lavori previsti dai progetti esecutivi sono stati eseguiti dalle seguenti ditte:
1) Perotto spa , opere edili;
2) F.T. Frizzo termoidraulica, impianto del riscaldamento e igienico-sanitario;
3) Elettrica Thienese snc, impianto elettrico e del riscaldamento;
4) Carretta Giuseppe snc opere in legno;
5) G.B. Marmi di Barbieri snc, opere di finitura in marmo;
6) Comparin Paolo, opere da pittore-decoratore;
7) Agostini Giampietro sas, opere edili di completamento;
8) Busato Silvano, opere in ferro;
9) Sabiem srl, impianto d'ascensore;
10)Borgo arredamenti, arredamento fisso sala polifunzionale.

 

Opere edili
Impianto del riscaldamento e igienico- sanitario
Impianto elettrico e di illuminazione
Serramenti e pavimenti in legno, scaffali
Arredamento fisso sala congressi
Pitture e decorazioni
Impianto d'ascensore
IVA e spese tecniche
SOMMANO

 

£. 366.412.619
£. 35.000.000
£. 39.140.000
£. 74.404.674
£. 8.015.325
£. 29.527.382
£. 42.500.000
£. 128.000.000
£. 723.000.000

 

pari ad EURO 373.398,33

 

Arsiero 09.05.1997

Arch. Nicola Busin


 

In data 14 gennaio 2001 il Soprintendente Regionale per i Beni e le Attività Culturali del Veneto con apposito decreto ha stabilito:

  • "......ai sensi dell'art. 2 del Decreto Legislativo 29/10/99 n. 490, l'immobile denominato ex stazione ferroviaria, .........., presenta interesse particolarmente importante ed è, quindi, sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto Decreto Legislativo n, 490/99.......".